Piove
lascio che le gocce mi picchiettino il viso
e scivolino lungo il corpo.
Alzo le braccia
divento parte della natura
sono albero foglia frutto.
Mi abbandono
ondeggiando come la punta del carpino.
Sento i pensieri farsi leggeri
mi avvolgono in un vorticoso abbraccio
lasciandomi a terra sfinita.
Sono lontani ora
diretti al grande lago.
Si posano sull’acqua
diventano pesci dai riflessi argentei
s’immergono
nuotano verso profondità sconosciute
cullati da fredde correnti.
Riaffiorano in superficie
sono ancora pensieri
pensieri rinati.
Tornate
venite da me.
A me piace di più l’originale.
E forse e’ giusti cosi.
Lasciarle libere di uscire. Invitarle solo a rimanere nel foglio.
E ci stanno benissimo nella categoria libera i pensieri 🙂
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Grazie per la sincerità. Temevo infatti il tuo commento.
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Non sono nessuno per giudicare. A me piace più l’altra, la sento più spontanea, meno forzata. E non vuol dire che questa non sia bella. Non temermi, vengo in pace 🙂
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Stai scherzando? Ho bisogno dei vostri commenti, soprattutto di quelli costruttivi 😉
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