di Stefania Zanotto
Su chi posso contare mi chiedo,
su nessuno mai. E mica pretendo
tutta la mano, bastano le dita.
Ma non c’è niente che li smuove a quelli,
che mi sono sentita pure in colpa
di non aver scritto giovedì scorso.
Meritava, solo la ribollita
di Rossella: che profumo e sapore!
E c’era anche la treccia dolce di Heidi
– per una volta che porta qualcosa
da quanto buona non l’ho neanche vista
– se l’è magnata Ross il giorno dopo
dopo un bel panino alla mortadella.
Da dove comincio? Allora vi dico
che mercoledì scorso ho preso in giro
Giovannino, ieri invece riscritto
Giacomino. Robe da farsi male.
Robe che i libertini manco in sogno.
Robe da applausi – che non m’hanno fatto.
Non mi apprezzano, spreco solo il fiato.
Che infatti: Non va bene come leggi!
Così mi son consolata col cibo:
spezzatino con polenta e piselli,
e crostata buona di nonna Zita
portata da Alba: l’Alba del mio diario
– figuriamoci se lei cucinava.
Ma mica siamo a un corso di cucina
– anche se il marito di Ross ci ha il dubbio
fidatevi anche se mi chiamo Serpe
– Piccola Serpe lo dicono loro
scrivo le cose come stanno ecco.
Una cosa vera è che siamo bravi
tutti, anche il Prof che con gli avanzi scappa
– ma prepara la dispensa di fogli:
parecchi i conteggi, gli accenti, le rime
uccelli… no, gli usignoli sul letto
– e la malizia capita per forza
se per compito poi, la Ross ci scrive
una sexi mortadella, si parte.
E si sa, una cosa ne chiama un’altra,
il prof se ne va, deve tornare a casa
e si arriva a parlare di mutande
leopardate – no, meglio perizoma,
strip, lo fammo strano, pigiama party,
letti duri e scrittori d’altri corsi.
Insomma, forse la colpa è dell’ora
– o meglio della digestione tarda,
che ti giri e pensi tutta la notte
che si fa presto a smuovere la bocca
a quelli, ma le dita non c’è verso,
e allora tocca come sempre a me
ma non lamentatevi poi se dico:
Per fortuna ci sto io, zitti tutti!
Stef
P.S.
Ross vi offre la sua ode qui:
La mia bocca cerca
impaziente
la tua carne rosa, morbida, polposa.
Sento il tuo profumo inebriante
che mi avvolge in un abbraccio.
Nei nostri incontri
non tradisci mai la mia speranza
di puro godimento.
Non sei nobile
ma il tuo gusto popolano
ti fa essere, per me, insuperabile.
ODE ALLA MORTADELLA
Grazie Ross!
T’ODO O MORTADELLA / CHE T’AVVINGHI ROSETTA CON TUA POLPA / E ANNUNCI GIA’ AL MIO OLFATTO DESTO / L’ITALICO VERSO LONTANO: / FAMOLO STRANO // NON E’ UN COMMENTO ALL’ODE DI SERPINA / MA SOLO UN’ECO VIVA / ALLA ROSSELLA GIA’ PER LA CUCINA
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serpentella mia preferita , parla quanto ti pare, puoi dire tutto quello che vuoi ma per: “ZITTI TUTTI” la vedo dura. In mancanza di leopardato va bene anche zebrato, tigrato, pitonato , usignolato ecc..
e per chi non porta il perizoma vanno bene anche i mutandoni l’importante e esserci
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Oh che bella serata in vostra compagnia, dolci e leggiadre fanciulle.
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Ma che dici, Alba?
Son perdute!
La toscana che scodella
ribollita mortadella
galeotta la cucina
allieve, insomma
che indisciplina!
Il maestro sopraffatto
I suoi appunti guarda
oh, desolato
non comprende come
ma è successo
lo han sedotto distratto
si è smarrito
e adesso?
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Per la cronaca, la treccia non l’ho magnata è per la prossima settimana
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