Cecità

“Ecco come sono le parole, nascondono molto, si uniscono pian piano fra di loro, sembra non sappiano dove vogliono andare, e all’improvviso, per via di due o tre, o di quattro che all’improvviso escono, parole semplici, un pronome personale, un avverbio, un verbo, un aggettivo, ecco lì che ci ritroviamo la commozione che sale irresistibilmente…

Ladro

Sei entrato. In casa mia. Hai forzato la mia porta. Hai rovistato i miei cassetti. Non hai bussato. Non ti sei fermato. Mi hai toccato i ricordi. Mi hai spogliato le abitudini. Ti sei riempito. Con il mio Tesoro. Seminando la paura. Sporcando il silenzio. Hai svuotato. Il mio Rifugio. Stefania