Dopo che Giorgia se n’era andata, Massimo si era seduto, in cucina. Di tanto in tanto alzava gli occhi, guardava la porta e gli sembrava di vederla ancora là, immobile, con la valigia in mano: il viso tirato, gli occhi sfuggenti. Non aveva detto niente, solo quella parola: “Pronta”. Cosa voleva dire? Che era pronta…

– Ti lascio, me ne vado – era iniziato così. Andavi avanti e indietro per la camera passandoti nervosamente la mano tra i capelli. Nemmeno mi guardavi; svuotando i cassetti ripiegavi le tue cose poggiandole vicino alla valigia aperta sul letto. Come in una partita a dama, ora sarebbe toccato a me muovere, per dire…

Questa mattina è uscita per andare al lavoro: l’ho guardata aprendo appena un occhio e facendo finta di dormire: È bellissima. Elegante nel suo completo pantalone firmato. La rappresentazione della donna in carriera, moderna, efficiente, in carriera, la sua. Questo è stato l’argomento che ha scatenato, ieri sera, con un litigio furibondo: la sua promozione…

Cara … chiuso qui nella mia stanza, sto riflettendo su quello che mi hai detto stasera mentre cenavamo e non so fare altro che scriverti. Continuando a vivere qui con me – ne sei convinta – corri il rischio di tradire Marco. Ognuno di noi ha un suo modo di vedere le cose e, anche…

La bottiglia è ancora sul tavolo. I due calici, pieni a metà, riverberano le tante luci del lampadario. Sembrano accesi di bollicine luccicanti. Guardo fisso il vuoto. Non so che ora sia, potrebbero essere passati cinque minuti, ma anche cinque ore. Il silenzio, dopo la proposta, mi ha freddato. Non hai detto nulla. Assenza della…